Sui Colli Euganei il primo Cammino Laudato Si’

Stefano Callegaro

Viene inaugurato sabato 21 maggio, alle ore 17 alla presenza del vescovo Claudio Cipolla e del presidente dell’Ente Parco Colli Euganei, Riccardo Masin, il primo Cammino Laudato Si’ nel Parco regionale dei Colli Euganei, che è anche il primo cammino nel Nord Italia e nel Triveneto dedicato all’enciclica di papa Francesco.

L’appuntamento è alla chiesa di Faedo nel comune di Cinto Euganeo (Pd), dove ci sarà il momento ufficiale. Per chi lo desidera si proseguirà, partendo intorno alle 17.45 percorrendo il Cammino Laudato Si’: un anello di circa 7 chilometri a bassa difficoltà, percorribile in circa un’ora e mezza e cadenzato da sei tappe che invitano alla riflessione, su altrettanti verbi: camminare, vedere, sostare, sognare, gustare, ripartire. A metà del cammino si consumerà la cena al sacco nei pressi di Casa Marina.

È un cammino spirituale oltre che fisico, dove a ogni tappa c’è la possibilità di leggere o ascoltare tramite QRcode un breve testo con un linguaggio semplice e di comprensione immediata, che lascia spazio a ciascuno di elaborare una propria meditazione.

Il Cammino Laudato Si’, nel cuore dei Colli Euganei, tocca il territorio di due comuni dei colli, Cinto euganeo e Galzignano Terme; è promosso dalla Chiesa di Padova, attraverso la Pastorale sociale e del lavoro, per permettere agli escursionisti dei nostri Colli di immergersi nella natura tramite la spiritualità della Laudato Si’ che educa alla bellezza e invita alla cura.

Il percorso è stato realizzato in collaborazione con l’Ente Parco Colli Euganei e con il patrocinio gratuito dei comuni di Galzignano Terme e Cinto Euganeo.

 

Scritto da Stefano Callegaro
Notizie principali:

Auguri di Buona Pasqua dal vescovo Claudio

Di seguito il messaggio di auguri di buona Pasqua dal Vescovo Claudio

AUGURI PASQUA 2025

In questo periodo ospitiamo al Museo diocesano di Padova una mostra molto interessante e
suggestiva: “Il Canova mai visto”. Il cuore della proposta è un monumento funebre in cui l’urna
cineraria è opera del famoso scultore veneto. In una tomba s’incontra la vita e la morte, o meglio,
per sottolineare il tema giubilare che ci accompagna quest’anno, s’incontrano la speranza e la
morte, perché come la nostra fede ci ricorda: la morte non è la fine di tutto, è l’inizio di una vita
nuova e racchiude la prospettiva della risurrezione che nella Pasqua riviviamo. Accanto alla tomba
c’è un cipresso: ci rammenta che la vita sboccia e perdura anche dove c’è la morte, che oltre il buio
c’è la luce.
È la luce della speranza, della fede, quella su cui possiamo contare nei momenti più difficili, nella
sofferenza, nelle difficoltà. La fede è un sostegno ancora più forte nel momento della paura, della
morte, delle preoccupazioni, dell’angoscia. E quante preoccupazioni viviamo oggi, a livello
mondiale, con le troppe guerre che non trovano soluzioni di pace – pensiamo solo a quelle più
vicine a noi, in Palestina, in Ucraina – e poi ci sono altri conflitti che si giocano con le armi
dell’economia, della tecnologia...
Come augurare buona Pasqua in un tale preoccupante scenario? Come augurare la Pasqua
laddove si combatte con il dolore, la malattia, la sofferenza?
Riconoscendo che c’è questa luce della speranza che viene accesa con la Pasqua e che ci permette
di osare ancora, di impegnarci a lottare per guarire se si è malati, o per tentare di risolvere i
conflitti e i problemi che quotidianamente ci affliggono.
La Pasqua ci ricorda che il Signore è Colui che sa illuminare la vita anche nei momenti più difficili e
bui, anche nel momento stesso della morte. Senza questa luce della speranza saremmo disperati.
Il mio augurio per questa Pasqua è proprio questo: che tutti voi siate raggiunti e vi lasciate
raggiungere dalla luce della speranza, consapevoli anche della forza di una comunità di cristiani: a
volte, infatti, le sofferenze sono così gravi, così pesanti che da soli non ci sentiamo in grado di
affrontarle, ed è proprio qui che diventa significativa l’appartenenza a una comunità, la vicinanza
di fratelli e sorelle con cui, insieme, possiamo osare di tener viva la fiamma della speranza. Tanto
più in quest’anno giubilare che ci vede tutti “pellegrini di speranza”.
Buona Pasqua.

+ Claudio Cipolla

Stefano Callegaro

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Viaggio in Brasile

Proposta viaggio sulle orme di Don Ruggero Ruvoletto a 15 anni dalla sua morte.

 

Stefano Callegaro

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A pranzo in compagnia

Domenica 30 marzo ore 12:30 siete invitati ad un pranzo in compagnia presso il patronato.

Per le iscrizioni contattare telefonicamente Anna Destro (340 0015254) o Miriam Rosa (333 5454493) entro domenica 23 marzo.

COSTO € 22,00
Bambini e Ragazzi
fino a 14 anni € 15,00
(acconto € 10,00)

In allegato la locandina

Stefano Callegaro

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