Battistero
L'arte e la storia
Il Battistero della Chiesa di Bovolenta, produzione dello scultore padovano Pietro Danieletti, è di notevoli dimensioni, tutto in marmo di Carrara.
Al centro si trova un’ampia vasca chiusa da una balaustra ed un cancello di ferro. Sulla parete si trova un bassorilievo in cui è raffigurato il Battesimo di Cristo. Ai lati, sopra la balaustra, si trovano due sculture femminili che impersonano la Carità (a destra) e la Speranza (a sinistra); completa l’insieme la figura della Fede, in alto, con a fianco due putti seduti che recano i simboli della Passione e Resurrezione di Cristo.
Le sculture a grandezza naturale della Carità e della Speranza, opere di Danieletti, sono due figure solide nell’impianto ma sciolte nei movimenti, avvolte da un panneggio con curve serene e pieghe che creano morbidi passaggi dalla luce all’ombra.
Dall’analisi delle fonti ottocentesche emerge che la notorietà di questo fonte battesimale non fosse circoscritta alla parrocchia, ma fosse conosciuto anche da vari “forestieri”.
Particolarmente suggestiva è la descrizione del battistero contenuta in un piccolo opuscolo conservato presso la Biblioteca Universitaria di Padova, scritto da Antonio Capuzzo, autore di un racconto che ha per protagonista un contadino ed ambientato nel suo paese natale: Bovolenta. Parlando della Chiesa, dopo aver elogiato il monumento, lo scrittore si rivolge alla Fede, che sarebbe, a suo dire, stata encomiata dall’insigne Canova. Capuzzo coglie poi l’elemento più caratteristico di questa opera: il bassorilievo.
Nel centro si trova Gesù che attende il battesimo da S. Giovanni, alle loro spalle si trovano i bambini con le loro madri, i vecchi ed i giovani accorsi alle rive del Giordano, mentre in cielo gioiscono gli angeli accanto ai simboli della Trinità Divina. La pala marmorea viene definita dall’autore “quadro sublime di storia viva”.
Purtroppo non ci sono notizie precise circa la sua datazione: tentando di circoscrivere la sua realizzazione da un punto di vista cronologico solo a partire da un confronto con la produzione di Danieletti, la sua realizzazione si può indicativamente collocare tra il 1770 e il 1771.
L'oggi
Se questo monumento non cadde mai nella completa indifferenza, tuttavia dopo i primi decenni del Novecento cominciò ad affievolirsi l’interesse nei suoi confronti. Negli ultimi anni il Battistero è stato oggetto di un intervento di restauro complessivo, che lo ha riportato al suo antico splendore.