Consiglio Affari Economici
Il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici (abbreviato CPAE) è un organismo previsto dal Diritto Canonico: "In ogni parrocchia vi sia il Consiglio per gli Affari Economici, che è retto, oltre che dal diritto universale, dalle norme date dal Vescovo diocesano; in esso il fedeli, scelti secondo le medesime norme, aiutino il parroco nell'amministrazione dei beni della parrocchia".
Il Regolamento del CPAE della nostra Diocesi risale al 1986: emesso dal Vescovo Filippo Franceschi, è composto di vari articoli che ne definiscono natura, finalità, composizione e compiti.
Il CPAE è l'organismo di partecipazione dei fedeli nella gestione economica della parrocchia tenendo conto delle finalità proprie dei beni ecclesiastici quali l’esercizio del culto, il decoroso e conveniente sostentamento del Clero e delle persone in servizio della parrocchia, le attività pastorali e caritative.
Il CPAE è composto dal Parroco, che ne è il presidente, e da almeno tre fedeli nominati dal Parroco, sentito il parere del Consiglio Pastorale Parrocchiale.
Esso è distinto dal Consiglio Pastorale Parrocchiale, anche se è auspicabile un opportuno un collegamento tra i due organismi.
Il CPAE presenta annualmente al Consiglio Pastorale Parrocchiale e alla Comunità parrocchiale il rendiconto delle componenti essenziali delle entrate e delle uscite, verificatesi nel corso dell’esercizio (1° gennaio-31 dicembre) e la relazione sulla situazione economico-finanziaria della parrocchia, indicando le iniziative opportune per il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione delle finalità pastorali.