Ordinazioni diaconali

Stefano Callegaro

Il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, sabato 30 ottobre, alle ore 16, in Basilica Cattedrale ordinerà sette nuovi diaconi: sei seminaristi e un giovane in formazione nella congregazione dei Giuseppini del Murialdo.

La partecipazione all’ordinazione diaconale, per necessità di contingentamento dei numeri, è esclusivamente su invito. Sarà però possibile seguire l’ordinazione diaconale in diretta sul canale YouTube della Diocesi di Padova e in diretta televisiva sul canale 87 del digitale terrestre Tv7 News.

I sei seminaristi sono:

Riccardo BENETTI, 24 anni, originario della parrocchia di Tombelle, che in questo anni presterà servizio nell’unità pastorale dell’Arcella

Davide CIUCEVICH, 34 anni, originario della parrocchia di Roncaglia che quest’anno presterà servizio a Limena;

Dario MARCHIORETTO, 40 anni, originario di San Giorgio di Perlena e quest’anno in servizio nella parrocchia di Zanè;

Alberto PASTORELLO, 23 anni, originario della parrocchia di Conselve dove presterà anche servizio;

Fabio SPINELLO, 33 anni, originario della parrocchia di Pontelongo e in servizio quest’anno nell’unità pastorale di Piovene Rocchette;

Cristiano VANIN, 38 anni, originario della parrocchia di Conscio di Casale sul Sile e in servizio quest’anno a Madonna Pellegrina in Padova.

Insieme ai sei seminaristi viene ordinato diacono anche Giuseppe CARLOMAGNO, dei Giuseppini del Murialdo, 40 anni, di origine lucana, ora a Thiene dove insegna religione alle scuole medie e segue giovani e animatori di Ac.

Il diaconato è il primo grado dell’ordine e consacra i candidati al servizio del Vangelo, della liturgia e della carità, a immagine di Cristo che è venuto per servire e non per essere servito. Il diacono, come ricorda la costituzione dogmatica Lumen Gentium al numero 29 può «amministrare solennemente il battesimo, conservare e distribuire l’Eucaristia, assistere e benedire il matrimonio in nome della Chiesa, portare il viatico ai moribondi, leggere la Sacra Scrittura ai fedeli, istruire ed esortare il popolo, presiedere al culto e alla preghiera dei fedeli, amministrare i sacramentali, presiedere al rito funebre e alla sepoltura».

Scritto da Stefano Callegaro
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Auguri di Buona Pasqua dal vescovo Claudio

Di seguito il messaggio di auguri di buona Pasqua dal Vescovo Claudio

AUGURI PASQUA 2025

In questo periodo ospitiamo al Museo diocesano di Padova una mostra molto interessante e
suggestiva: “Il Canova mai visto”. Il cuore della proposta è un monumento funebre in cui l’urna
cineraria è opera del famoso scultore veneto. In una tomba s’incontra la vita e la morte, o meglio,
per sottolineare il tema giubilare che ci accompagna quest’anno, s’incontrano la speranza e la
morte, perché come la nostra fede ci ricorda: la morte non è la fine di tutto, è l’inizio di una vita
nuova e racchiude la prospettiva della risurrezione che nella Pasqua riviviamo. Accanto alla tomba
c’è un cipresso: ci rammenta che la vita sboccia e perdura anche dove c’è la morte, che oltre il buio
c’è la luce.
È la luce della speranza, della fede, quella su cui possiamo contare nei momenti più difficili, nella
sofferenza, nelle difficoltà. La fede è un sostegno ancora più forte nel momento della paura, della
morte, delle preoccupazioni, dell’angoscia. E quante preoccupazioni viviamo oggi, a livello
mondiale, con le troppe guerre che non trovano soluzioni di pace – pensiamo solo a quelle più
vicine a noi, in Palestina, in Ucraina – e poi ci sono altri conflitti che si giocano con le armi
dell’economia, della tecnologia...
Come augurare buona Pasqua in un tale preoccupante scenario? Come augurare la Pasqua
laddove si combatte con il dolore, la malattia, la sofferenza?
Riconoscendo che c’è questa luce della speranza che viene accesa con la Pasqua e che ci permette
di osare ancora, di impegnarci a lottare per guarire se si è malati, o per tentare di risolvere i
conflitti e i problemi che quotidianamente ci affliggono.
La Pasqua ci ricorda che il Signore è Colui che sa illuminare la vita anche nei momenti più difficili e
bui, anche nel momento stesso della morte. Senza questa luce della speranza saremmo disperati.
Il mio augurio per questa Pasqua è proprio questo: che tutti voi siate raggiunti e vi lasciate
raggiungere dalla luce della speranza, consapevoli anche della forza di una comunità di cristiani: a
volte, infatti, le sofferenze sono così gravi, così pesanti che da soli non ci sentiamo in grado di
affrontarle, ed è proprio qui che diventa significativa l’appartenenza a una comunità, la vicinanza
di fratelli e sorelle con cui, insieme, possiamo osare di tener viva la fiamma della speranza. Tanto
più in quest’anno giubilare che ci vede tutti “pellegrini di speranza”.
Buona Pasqua.

+ Claudio Cipolla

Stefano Callegaro

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Viaggio in Brasile

Proposta viaggio sulle orme di Don Ruggero Ruvoletto a 15 anni dalla sua morte.

 

Stefano Callegaro

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A pranzo in compagnia

Domenica 30 marzo ore 12:30 siete invitati ad un pranzo in compagnia presso il patronato.

Per le iscrizioni contattare telefonicamente Anna Destro (340 0015254) o Miriam Rosa (333 5454493) entro domenica 23 marzo.

COSTO € 22,00
Bambini e Ragazzi
fino a 14 anni € 15,00
(acconto € 10,00)

In allegato la locandina

Stefano Callegaro

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