Mons. Christian Carlassare nominato vescovo

Stefano Callegaro

Di seguito quanto riportato sul sito della Diocesi di Padova a riguardo della nomina di Christian Carlassare, originario di Piovene Rocchette, a Vescovo.

Lunedì 8 marzo 2021 Papa Francesco ha nominato Vescovo della Diocesi di Rumbek (Sud Sudan), il padre Christian Carlassare, comboniano, finora vicario generale della Diocesi di Malakal. Mons. Carlassare, 43 anni, è tra i vescovi più giovani del mondo.

Nato il 1° ottobre 1977 è originario di Piovene Rocchette in Diocesi di Padova e con la Diocesi di Padova, in particolare con il Centro missionario diocesano, padre Christian ha sempre mantenuto uno stretto rapporto. E tuttora il Centro missionario sostiene alcuni progetti seguiti dal comboniano in Sud Sudan.

Padre Carlassare, professo solenne dal 2003 e sacerdote dal 2004, è in Sud Sudan dal 2005, dove a svolto vari incarichi: vicario (2006-2007) e parroco della medesima parrocchia nello Stato di Jonglei (2007-2016); membro del Segretariato dell’animazione vocazionale e della formazione di base (2011-2019); consigliere provinciale dei Missionari Comboniani (Sud Sudan) (2012-2019); segretario del Consiglio provinciale dei Missionari Comboniani (2014-2016); vice provinciale in Sud Sudan (2017-2019); promotore delle vocazioni e direttore del corso di orientamento (pre-Postulantado) per i Missionari Comboniani a Moroyok (Juba) (2017-2020). Dal 2020 finora è stato vicario generale della Diocesi di Malakal.

Al vescovo eletto di Rumbek giunge anche dalla Diocesi di Padova un fraterno augurio per questa missione a cui è stato chiamato. Il vescovo Claudio Cipolla ha infatti inviato una lettera di felicitazioni, di vicinanza e di sostegno:

«Accogliere con disponibilità il ministero episcopale – scrive mons. Cipolla – è una sfida non da poco, penso in particolare nella situazione del popolo e della Chiesa in Sud Sudan. Anni di violenze e di ingiustizie – che hanno generato povertà e odio – costituiscono un contesto difficile, contesto in cui far risuonare la parola del vangelo è davvero importante. Sarai testimone della Parola della riconciliazione e del perdono, della dignità di tutti gli esseri umani, della vocazione a essere raccolti nell’unità della Chiesa al di là delle divisioni etniche e tribali (…) Il tuo essere missionario in Sud Sudan in qualche modo restituisce la testimonianza di santità che la sudanese Giuseppina Bakhita ha offerto alla gente di Schio e dintorni nel secolo scorso: lei ha fatto emergere le qualità migliori del popolo sudanese, dilatandole alla luce della fede. E per tante persone dello scledense e thienese la sua vita è stata un segno forte e bello della vocazione universale della Chiesa cattolica. Ed ora tu sei pellegrino e ospite presso i popoli del Sud Sudan: uno scambio fra chiese sorelle! La spiritualità ed il carisma comboniano sono radicati nel dono d’amore che trabocca dal Cuore di Cristo. A quell’amore ti affido, augurandoti la gioia di affidarti completamente alla grazia e di camminare in Cristo unito al popolo che ti è affidato».

Scritto da Stefano Callegaro
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Notizie principali:

La gratitudine e l’augurio del vescovo Claudio al nuovo pontefice papa Leone XIV

«Accogliamo con gioia, fede e speranza – dichiara il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla – l’elezione del nuovo Papa Leone XIV, il vescovo di Roma, che come tale è segno della comunione di tutte le Chiese locali. È un dono del Signore, che attraverso il ministero petrino è presente nella storia e guida la Chiesa. È un dono di cui abbiamo bisogno perché aiuta a mantenerci nell’unità in questo nostro tempo così complesso e dona fiducia e speranza all’umanità intera, tanto più in questo Anno Santo in cui stiamo vivendo il Giubileo della Speranza. A Papa Leone XIV, che è Servus Servorum Dei (Servo dei Servi di Dio), esprimo a nome della Chiesa di Padova gratitudine per il suo sì alla Chiesa e sostegno nella preghiera, il suo prezioso servizio aiuterà, valorizzerà e sosterrà il cammino delle nostre Chiese. Assicuriamo al nuovo Papa la nostra vicinanza, perché non è solo ad annunciare il Vangelo: c’è con lui tutto il popolo di Dio con i suoi vescovi che con lui annunciano la speranza che nasce dal Vangelo. Il suo primo saluto “la pace sia con tutti voi” è un grande messaggio con cui apre e indirizza il suo pontificato e si pone in continuità con papa Francesco: ci ricorda che il mondo ha bisogno della voce di Cristo, del suo amore e di pace. Ringraziamo Papa Leone XIV e con lui ci impegniamo come Chiesa di Padova a essere missionari di pace nel mondo».

Stefano Callegaro

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Auguri di Buona Pasqua dal vescovo Claudio

Di seguito il messaggio di auguri di buona Pasqua dal Vescovo Claudio

AUGURI PASQUA 2025

In questo periodo ospitiamo al Museo diocesano di Padova una mostra molto interessante e
suggestiva: “Il Canova mai visto”. Il cuore della proposta è un monumento funebre in cui l’urna
cineraria è opera del famoso scultore veneto. In una tomba s’incontra la vita e la morte, o meglio,
per sottolineare il tema giubilare che ci accompagna quest’anno, s’incontrano la speranza e la
morte, perché come la nostra fede ci ricorda: la morte non è la fine di tutto, è l’inizio di una vita
nuova e racchiude la prospettiva della risurrezione che nella Pasqua riviviamo. Accanto alla tomba
c’è un cipresso: ci rammenta che la vita sboccia e perdura anche dove c’è la morte, che oltre il buio
c’è la luce.
È la luce della speranza, della fede, quella su cui possiamo contare nei momenti più difficili, nella
sofferenza, nelle difficoltà. La fede è un sostegno ancora più forte nel momento della paura, della
morte, delle preoccupazioni, dell’angoscia. E quante preoccupazioni viviamo oggi, a livello
mondiale, con le troppe guerre che non trovano soluzioni di pace – pensiamo solo a quelle più
vicine a noi, in Palestina, in Ucraina – e poi ci sono altri conflitti che si giocano con le armi
dell’economia, della tecnologia...
Come augurare buona Pasqua in un tale preoccupante scenario? Come augurare la Pasqua
laddove si combatte con il dolore, la malattia, la sofferenza?
Riconoscendo che c’è questa luce della speranza che viene accesa con la Pasqua e che ci permette
di osare ancora, di impegnarci a lottare per guarire se si è malati, o per tentare di risolvere i
conflitti e i problemi che quotidianamente ci affliggono.
La Pasqua ci ricorda che il Signore è Colui che sa illuminare la vita anche nei momenti più difficili e
bui, anche nel momento stesso della morte. Senza questa luce della speranza saremmo disperati.
Il mio augurio per questa Pasqua è proprio questo: che tutti voi siate raggiunti e vi lasciate
raggiungere dalla luce della speranza, consapevoli anche della forza di una comunità di cristiani: a
volte, infatti, le sofferenze sono così gravi, così pesanti che da soli non ci sentiamo in grado di
affrontarle, ed è proprio qui che diventa significativa l’appartenenza a una comunità, la vicinanza
di fratelli e sorelle con cui, insieme, possiamo osare di tener viva la fiamma della speranza. Tanto
più in quest’anno giubilare che ci vede tutti “pellegrini di speranza”.
Buona Pasqua.

+ Claudio Cipolla

Stefano Callegaro

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Viaggio in Brasile

Proposta viaggio sulle orme di Don Ruggero Ruvoletto a 15 anni dalla sua morte.

 

Stefano Callegaro

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