Rassegna di Musica sacra

Stefano Callegaro

Dal 10 al 19 settembre 2020, torna  In Principio, quarta edizione della rassegna di musica sacra promossa dall’Orchestra di Padova e del Veneto in collaborazione con l’Ufficio per la Liturgia della Diocesi di Padova e le parrocchie del Centro storico.

Un percorso di ascolto e spiritualità articolato in tre appuntamenti musicali (due concerti e la celebrazione della Santa Messa in suffragio dei musicisti e artisti padovani defunti), tratti dal repertorio antico ai giorni nostri, con una prima esecuzione assoluta.

Come per le precedenti edizioni, i tre appuntamenti proporranno un approfondimento musicale ispirato a particolari temi della fede cristiana al fine di valorizzare appieno l’esperienza religiosa attraverso l’ascolto. Il programma si completa con la messa in ricordo dei musicisti e di tutti gli artisti padovani defunti, appuntamento particolarmente sentito dai cittadini e da tutti gli amanti della musica, che in questa edizione guarderà alla grande tradizione musicale sacra del Settecento, con un particolare omaggio alla figura di Mozart.

Di seguito il programma:

Giovedì 10 settembre, alle ore 20.45 presso la chiesa di Santa Maria dei Servi in Padova, il primo appuntamento della nuova edizione di In Principio proporrà un percorso musicale e insieme spirituale interamente dedicato al canto, in grado di condurre l’ascoltatore dal Seicento ai giorni nostri. Il programma prevede, infatti, Tre Arie dall’Oratorio San Giovanni Battista che Alessandro Stradella scrisse nel 1675 su testo dell’abate Gerardo Ansaldi per la Confraternita San Giovanni Battista de’ Fiorentini a Roma, e qui riproposte nella versione per soprano, flauto e archi che il compositore Salvatore Sciarrino elaborò nel 2018 in vista delle celebrazioni per il millenario della Basilica fiorentina di San Miniato al Monte. A interpretare questa particolare versione delle tre Arie dell’Oratorio di Stradella sarà il soprano Livia Rado, voce eclettica molto apprezzata anche durante la scorsa edizione della rassegna di musica sacra, che torna a Padova per reinterpretare la raffinata elaborazione di Sciarrino dopo averne tenuto a battesimo la prima assoluta nella Basilica fiorentina. Livia Rado sarà anche protagonista della Cantata sacra n. 199 Mein Herz schwimmt im Blut (Il mio cuore nuota nel sangue) di Johann Sebastian Bach, eseguita per la prima volta nel 1714 presso la Hofkapelle di Weimar. La voce umana diviene invece strumento in Per Speculum, la novità assoluta per oboe e archi di Federico Gon, compositore friulano e docente di storia della musica moderna all’Università di Padova, che vedrà solista Paolo Grazia, primo oboe solista dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e docente presso la Scuola di musica di Fiesole. Oltre a Livia Rado, l’evento accoglierà un altro gradito ritorno, quello del giovanissimo direttore Nicolò Jacopo Suppa, già apprezzato nel suo debutto alla guida dell’OPV durante la scorsa edizione di In Principio a seguito della neonata collaborazione avviata tra l’Orchestra e l’Accademia Chigiana di Siena per la promozione di nuovi giovani direttori.

Sabato 12 settembre alle ore 18.30 presso la basilica Cattedrale di Padova sarà possibile partecipare alla santa messa in ricordo dei musicisti e di tutti gli artisti padovani defunti, presieduta da mons. Riccardo Battocchio, Rettore dell’Almo Collegio Capranica in Roma, con l’esecuzione della Missa In honorem Sanctissimae Trinitatis per coro e orchestra K 167 di Wolfgang Amadeus Mozart. Si tratta della prima Messa composta da Mozart al suo ritorno a Salisburgo dai tre viaggi compiuti in Italia. Un omaggio al genio austriaco in occasione del 250° anniversario del primo viaggio che fece conoscere al tredicenne Mozart la cultura del nostro Paese. Scritta nel 1773, la Missa In honorem Sanctissimae Trinitatis accoglie i segni della maturità del compositore in una forma che affida per la prima volta il ruolo di protagonista al coro, senza l’intervento delle quattro voci soliste. Alla testa dell’OPV ci sarà Roberto Zarpellon, raffinato musicista e direttore di fama internazionale dalla spiccata sensibilità verso il repertorio sacro. L’evento prevede inoltre la partecipazione del Coro Iris Ensemble diretto dal M° Marina Malavasi e del Alessandro Perin, organista titolare della Cattedrale di Padova.

L’appuntamento conclusivo di sabato 19 settembre si terrà invece presso la chiesa di San Benedetto Abate alle ore 20.45 con una serie di brani non direttamente destinati al rito religioso ma che ben si prestano al raccoglimento per il loro forte carattere emotivo. Tra questi sarà possibile ascoltare Crisantemi, una delle poche pagine del repertorio di Giacomo Puccini non destinate al teatro musicale. Si narra che il compositore toscano scrisse questo quartetto d’archi, le cui melodie verranno riproposte qualche anno più tardi nell’ultimo atto dell’opera Manon Lescaut, in una sola notte, alla memoria dell’amico Amedeo di Savoia, duca d’Aosta. A Crisantemi seguirà Adoration per organo e archi op. 44 di Félix-Alexandre Guilmant, compositore francese nonché organista, tra i maggiori del tempo. Al brano di Guilmant, che scrisse molti lavori per il suo strumento, musica sacra e da camera, verrà eseguita la Suite in sol maggiore per orchestra d’archi e organo di Ottorino Respighi, un lavoro giovanile del compositore, pubblicato solo dopo la morte del compositore. Tra le pagine meno note dell’ampio catalogo di Respighi, con i suoi quattro movimenti la Suite rende omaggio all’arte di Bach, Frescobaldi e Corelli, con un richiamo finale alle suggestioni del canto gregoriano. La serata troverà infine in Elohim l’ideale conclusione: al breve brano per archi che Giacinto Scelsi scrisse tra il 1965 e il 1967, il compositore consegnò la più profonda intensità spirituale alla durata di un unico respiro. Alla guida dell’Orchestra di Padova e del Veneto accorrerà la giovane direttrice Mimma Campanale, mentre all’organo sarà presente il M° Francesco Di Lernia, musicista di fama internazionale e docente al Conservatorio di Foggia.

Gli appuntamenti di In Principio sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili con prenotazione obbligatoria per i concerti del 10 e 19 settembre su www.opvorchestra.it/prenotazioni o T. 049 656848-656626.

Per la Messa non è necessaria alcuna prenotazione e sarà possibile accedere fino al raggiungimento del numero massimo consentito nella Basilica Cattedrale, calcolato secondo le disposizioni per le chiese e le celebrazioni liturgiche, emanate della Conferenza Episcopale Italiana d’intesa con il Ministero dell’Interno per l’emergenza Covid19.

 

Scritto da Stefano Callegaro
Notizie principali:

Auguri di Buona Pasqua dal vescovo Claudio

Di seguito il messaggio di auguri di buona Pasqua dal Vescovo Claudio

AUGURI PASQUA 2025

In questo periodo ospitiamo al Museo diocesano di Padova una mostra molto interessante e
suggestiva: “Il Canova mai visto”. Il cuore della proposta è un monumento funebre in cui l’urna
cineraria è opera del famoso scultore veneto. In una tomba s’incontra la vita e la morte, o meglio,
per sottolineare il tema giubilare che ci accompagna quest’anno, s’incontrano la speranza e la
morte, perché come la nostra fede ci ricorda: la morte non è la fine di tutto, è l’inizio di una vita
nuova e racchiude la prospettiva della risurrezione che nella Pasqua riviviamo. Accanto alla tomba
c’è un cipresso: ci rammenta che la vita sboccia e perdura anche dove c’è la morte, che oltre il buio
c’è la luce.
È la luce della speranza, della fede, quella su cui possiamo contare nei momenti più difficili, nella
sofferenza, nelle difficoltà. La fede è un sostegno ancora più forte nel momento della paura, della
morte, delle preoccupazioni, dell’angoscia. E quante preoccupazioni viviamo oggi, a livello
mondiale, con le troppe guerre che non trovano soluzioni di pace – pensiamo solo a quelle più
vicine a noi, in Palestina, in Ucraina – e poi ci sono altri conflitti che si giocano con le armi
dell’economia, della tecnologia...
Come augurare buona Pasqua in un tale preoccupante scenario? Come augurare la Pasqua
laddove si combatte con il dolore, la malattia, la sofferenza?
Riconoscendo che c’è questa luce della speranza che viene accesa con la Pasqua e che ci permette
di osare ancora, di impegnarci a lottare per guarire se si è malati, o per tentare di risolvere i
conflitti e i problemi che quotidianamente ci affliggono.
La Pasqua ci ricorda che il Signore è Colui che sa illuminare la vita anche nei momenti più difficili e
bui, anche nel momento stesso della morte. Senza questa luce della speranza saremmo disperati.
Il mio augurio per questa Pasqua è proprio questo: che tutti voi siate raggiunti e vi lasciate
raggiungere dalla luce della speranza, consapevoli anche della forza di una comunità di cristiani: a
volte, infatti, le sofferenze sono così gravi, così pesanti che da soli non ci sentiamo in grado di
affrontarle, ed è proprio qui che diventa significativa l’appartenenza a una comunità, la vicinanza
di fratelli e sorelle con cui, insieme, possiamo osare di tener viva la fiamma della speranza. Tanto
più in quest’anno giubilare che ci vede tutti “pellegrini di speranza”.
Buona Pasqua.

+ Claudio Cipolla

Stefano Callegaro

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Viaggio in Brasile

Proposta viaggio sulle orme di Don Ruggero Ruvoletto a 15 anni dalla sua morte.

 

Stefano Callegaro

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A pranzo in compagnia

Domenica 30 marzo ore 12:30 siete invitati ad un pranzo in compagnia presso il patronato.

Per le iscrizioni contattare telefonicamente Anna Destro (340 0015254) o Miriam Rosa (333 5454493) entro domenica 23 marzo.

COSTO € 22,00
Bambini e Ragazzi
fino a 14 anni € 15,00
(acconto € 10,00)

In allegato la locandina

Stefano Callegaro

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